http://www.trekking.it/salute-e-benessere/camminare-contro-depressione-ansia.html

 

Combattere ansia e depressione con il cammino

 

Molti studi sono concordi nell’affermare che camminare moderatamente ma costantemente può migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di ansia e depressione.

Lo studio americano

Questo esperimento su persone di mezza età ha dimostrato che lo svolgimento di circa 200 minuti di camminata ogni settimana ha effetti positivi sulla psiche, alleviando i sintomi della depressione e dell’ansia. I soggetti che si sono dedicati a questa attività con costanza hanno dimostrato miglioramenti nella socializzazione e nella sfera emotiva.

Nella attuale società occidentale, l’ansia e la depressione sono mali sempre più diffusi, anche in forma lieve, per questa ragione c’è un’urgente necessità di individuare rimedi non solo farmacologici, ma che coinvolgano direttamente lo stile di vita dell’individuo.

La Dott.ssa Kristiann Heesch, docente presso Queensland University of Technology, ed i suoi colleghi, in un articolo uscito sulla versione online dell’American Journal of Preventive Medicine, hanno affermato che la depressione sarà la seconda causa di malattia entro il 2030 nei paesi occidentali.

 Una persona adulta su dieci negli Stati Uniti soffre di depressione, secondo il Centers for Disease Control and Prevention. Inoltre le donne hanno il 70% in più di probabilità di essere depresse rispetto agli uomini. In alcune precedenti ricerche, la Dott.ssa. Heesch aveva accertato che una moderata attività fisica, se svolta con una certa costanza, ha effetti positivi sulla salute fisica ed emotiva delle persone.

 In uno studio successivo i ricercatori si sono concertati proprio sul legame tra attività fisica moderata e sintomi depressivi, il team ha analizzato un campione di 1.904 donne nate nel 1946-1951 che hanno risposto alle domande circa le loro abitudini di vita in tema di attività fisica. Dopo  questo primo step si è analizzata la loro salute mentale ad intervalli regolari di tempo, circa tre anni, quindi dall’inizio della sperimentazione del 2001, sono stati fatti rilievi intermedi nel 2004, 2007 e 2010Nel corso della prima visita, tutti i soggetti manifestavano almeno 10 sintomi depressivi, che indicavano stati depressivi che erano da lievi a moderati. I soggetti coinvolti nella sperimentazione ogni settimana si sono impegnate a svolgere circa 200 minuti di camminate leggere.

Successivamente, ogni nuova misurazione dello stato di salute fisica e mentale dei partecipanti, ha rilevato dei decisi miglioramenti sotto il profilo della socializzazione, del morale e della salute psicofisica in generale, i sintomi della depressione andavano alleviandosi o, addirittura, scomparendo nei soggetti più dediti al cammino.

I dati relativi ai soggetti meno costanti nello svolgimento dell’attività fisica settimanale hanno fornito spunti molto interessanti, anche in essi si sono infatti riscontrati dei buoni miglioramenti psicologici. La Dott.ssa Heesch ha commentato così la notizia “La buona notizia è che, oltre ad aver accertato che 200 minuti di cammino hanno effetti molto positivi, si è compreso che attività meno intense sono in grado di migliorare il benessere”.

 

Conferme anche dalle Università di Edimburgo e Stirling

Questi risultati hanno trovato conferma anche in recenti studi di team di ricercatori delle Università di Edimburgo e di Stirling (Scozia) sono riusciti ad individuare quelle attività fisiche che hanno i maggiori benefici per la psiche, giungendo a riconoscere nel “semplice” camminare uno dei migliori rimedi per le persone affette da depressione lieve o moderata. Dall’analisi dei risultati su un campione ampio di persone si è accertato che camminare, ancor meglio se fatto nella natura, oltre che al corpo (camminare per proteggere il cuore), è una medicina anche per la mente (sempre che questa suddivisione sia ancora sensata). Anche questi studi hanno affermato che chi cammina con regolarità, già dopo poche settimane può beneficiare di una rilevante riduzione dei sintomi depressivi – circa il 16% – rispetto a chi conduce stili di vita sedentari, inoltre uno stile di vita attivo prolungato nel tempo dona una migliore resistenza verso situazioni potenzialmente fertili per episodi depressivisi o d’ansia.

Questi studi, vista la concordanza dei risultati, stanno diventando dei punti fermi per le terapie contro la depressione e l’ansia, in particolare:

Nelle forme depressive subcliniche, potrebbe essere sufficiente il solo mutamento dello stile di vita e le abitudini settimanali per risolvere il problema e migliorare lo stato psichico del soggetto.

Nei casi di depressione più intensi, camminare settimanalmente e con costanza, può essere un’ottima strategia per coadiuvare l’azione degli antidepressivi, nei casi che li richiedono.

In attesa di nuovi e più specifici studi sull’argomento, si può iniziare a muoversi un po’ di più ogni giorno, magari seguendo il consiglio di molti psichiatri di passeggiare soprattutto nei mattini assolati, per sfruttare gli ulteriori effetti positivi della luce chiara sul tono dell’umore, e possibilmente in un luogo tranquillo, in mezzo al verde.

 

Camminare fa bene, nella natura fa meglio

I risultati dei ricercatori si sposano con altri studi che si sono espressi sui benefici dell’attività fisica all’aria aperta e nella natura, sulla salute mentale delle persone. In particolare una docente presso la University of Michigan negli USA, la Dott.ssa Sara Warber, ha condotto uno studio che ha rilevato come trascorrere, con una certa frequenza, del tempo in ambienti naturali e immersi nel verde, ricoprirebbe un ruolo primario nella cura di sindromi lievi e moderate di depressione e ansia.

 I maggiori benefici dalle attività outdoor, immersi nella natura, le avrebbero proprio i soggetti che hanno dovuto subire gravi traumi o malattie che incidono sul loro stato psicofisico, per queste persone boschi e montagne rappresentano una medicina naturale per recuperare l’equilibrio mentale e per superare gli sconvolgimenti derivanti da questi traumi. 

 

Queste le parole della Dott.ssa Warber:

“Sentiamo persone che affermano di sentirsi meglio dopo una passeggiata o essere usciti all’aperto, ma finora non c’erano molti studi di queste dimensione a supporto della conclusione che questi comportamenti migliorassero di fatto la salute mentale e il benessere.Camminare è una forma di esercizio fisico priva di costi economici, accessibile e a basso rischio. Inoltre risulta che combinata con qualcosa di semplice come unirsi a una passeggiata di gruppo all’aperto non soltanto stimola le emozioni positive durante la giornata, ma contribuisce anche a tratta con un approccio non farmacologico serie condizioni mentali come la depressione.Le passeggiate di gruppo negli ambienti naturali del luogo possono contribuire in maniera potenzialmente importante alla salute pubblica ed essere benefiche nell’aiutare le persone ad affrontare lo stress e migliorare l’esperienza emotiva.”